“Scarti tessili, non più rifiuti ma sottoprodotti da riutilizzare”: lo ha detto l’eurodeputata Simona Bonafè che lunedì è venuta a visitare le aziende del riciclato di Prato

Scarti tessili, basta definirli rifiuti. Il ciclo del tessile riciclato una buona pratica a livello europeo: lo ha confermato l’eurodeputato Simona Bonafè, che ha visitato alcune aziende aderenti a ASTRI. La finalità dell’incontro era quella di mostrare alla parlamentare come funziona il ciclo del riciclato a Prato, tenuto conto che Simona Bonafè fa parte della commissione che si sta occupando di scrivere la nuova regolamentazione sull’economia circolare.

“In sede di parlamento europeo abbiamo appena licenziato un pacchetto sull’economia circolare che modifica quattro direttive sui rifiuti – ha detto Simona Bonafè – Si tratta di norme veramente innovative: al centro c’è la salvaguardia delle materie prime di cui l’Europa e l’Italia in particolare scarseggiano. Si tratta di preservarle ma anche di riutilizzare i rifiuti trasformandoli in materie prime: una logica della prevenzione della generazione dei rifiuti strettamente vicina alle problematiche del distretto tessile pratese. A questo punto è importante che, quando questa normativa verrà implementata in Italia, venga fatto nel modo migliore possibile”.

Questa soluzione però non arriverà in tempi stretti, perché gli Stati hanno due anni per adeguarsi. Per andare in questa direzione potrebbe agire la Regione, tramite un protocollo con il ministro dell’ambiente, studiato proprio per dare al distretto tessile pratese alcuni dei benefici previsti dalla normativa europea. Il sindaco Matteo Biffoni ha anticipato che il protocollo è già quasi pronto.

L’on Bonafè è stata accolta presso la Confartigianato di Prato da una delegazione composta anche dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, dal presidente di Gida Alessandro Brogi e da una rappresentanza del PIN, alla presenza anche dei vertici di Astri. L’on. ha poi visitato Comistra e altre aziende che fanno parte dell’associazione per capire come funziona il ciclo del cardato a Prato e portare a Bruxelles una testimonianza di questo nostro sistema virtuoso.