L’articolo di Notizie di Prato:
Vignolini (Confartigianato Moda): “Bene ma abbiamo bisogno di certezze per rifinanziamento della cassa in deroga e moratoria tributi”
All’incontro a Roma si è parlato anche del Regolamento per l’etichettatura dei prodotti tessili, di sostenibilità e responsabilità estesa del produttore.
Il 4 febbraio il tavolo regionale.
Durante il tavolo della moda, convocato questa mattina 25 gennaio a Palazzo Piacentini a Roma, il ministro del made in Italy Adolfo Urso ha annunciato la messa a disposizione, per tutto il settore, di 250 milioni, ma anche un impegno per modificare il contenuto complessivo del Regolamento dell’etichettatura dei prodotti tessili, oltre che l’impegno a livello europeo per sostenibilità settore moda. Nello specifico i finanziamenti saranno così ripartiti: 100 milioni per i Contratti di sviluppo, altri 100 milioni ai Mini contratti di sviluppo, 15 milioni per accompagnare la transizione ecologica e digitale, e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel settore moda.
“Una cifra significativa – ha commentato il ministro Urso – messa a disposizione attraverso strumenti concreti per dare alle aziende della moda la stabilità e la fiducia di cui hanno bisogno per tornare a crescere”.
All’incontro ha partecipato anche il pratese Moreno Vignolini, presidente nazionale di Confartigianato Moda: “Apprezziamo i temi destinatari delle risorse che il governo ha individuato per il settore moda ma l’attenzione resta alta per il momento contingente relativamente alla necessità di rifinanziare la casa integrazione per le imprese sotto i 15 dipendenti e la necessità di salvaguardare l’aspetto finanziario delle imprese che , non avendo trovato soluzione nella moratoria definita con il vademecum di Abi, possono trovare un po’ di respiro con la sospensione temporanea dei pagamenti F24 già proposta più volte in emendamento. Chiediamo anche di adeguare le misure proposte al mondo della micro impresa abbassando i limiti di ingresso con una formula di micro contratti di sviluppo”.
Altro tema importante per Prato, affrontato a Roma, è quello del cambio generazionale dove si propone uno schema di aggregazione tra imprese, ma anche quello del ricambio generazionale attraverso il trasferimento di competenze tra pensionati e nuovi ingressi, e quello del tema della transizione digitale, ambientale, sostenibilità e valorizzazione delle fibre tessili a cui sono stati allocati 45 milioni di euro.
Vignolini annuncia che a breve verrà presentato un documento riassuntivo dove verrà anche affrontato il tema della legalità e contraffazione.
Tornando all’incontro di questa mattina, il ministro ha ricordato anche l’impegno della revisione e della attuazione dei regolamenti europei, su cui il Ministero lavora insieme al Mase: “La gran parte di questi dossier- ha ricordato – infatti, è stata affrontata finora solo nell’ottica, spesso ideologica, della transizione ambientale, trascurando gli impatti sociali e industriali, come è successo per i settori del tessile e dell’auto”.
Il ministro ha sottolineato anche l’impegno sui dossier riguardanti la Responsabilità estesa del produttore per la filiera sul quale il Mase, di concerto con il Mimit, ha redatto uno schema di decreto che ha introdotto importanti novità.
Ultimo argomento affrontato dal tavolo è quello della transizione green e digitale” “Abbiamo stanziato 22 miliardi – ha ricordato Urso – per le imprese, di cui possono usufruire anche le imprese del comparto moda, di cui 3 miliardi dedicati esclusivamente alle Pmi e 4 miliardi destinati esclusivamente alle imprese del Mezzogiorno”.
Al tavolo era presente anche la Regione Toscana: “Sono necessarie per tutto il 2025- ha sottolineato il presidente Eugenio Giani – misure di difesa del lavoro e di sostegno alla liquidità delle imprese. Le proposte del Governo sono ancora deboli sul versante del necessario rilancio industriale al passo col mercato internazionale e la necessità di mantenere elevato il livello di qualità delle produzioni. Abbiamo chiesto una forte interlocuzione anche attraverso il Governo con i grandi gruppi internazionali che producono in Italia e molti di questi sono molto presenti in Toscana. Ne riparleremo al tavolo regionale per la moda che convochero’ il prossimo 4 febbraio, in quella sede condivideremo anche l’impostazione del memorandum per la difesa e il rilancio della moda in Toscana”