Il nostro Contributo al JRC per definire Criteri EoW nel tessile

Il nostro Contributo strategico al JRC (Joint Research Centre) per la definizione dei Criteri End-of-Waste nel settore tessile

Siamo lieti di informarvi che ASTRI, insieme a CORERTEX, ha nuovamente fornito un contributo strategico e significativo al JRC (Joint Research Centre) per la definizione dei criteri End-of-Waste (EoW) nel settore del riuso e del riciclo tessile meccanico, dimostrando la stima di cui gode a livello europeo e riconoscendo il valore del know-how maturato nel distretto tessile di Prato, un modello unico per esperienza, efficienza e innovazione nel riciclo.

Il JRC ha espressamente richiesto il nostro punto di vista, ritenendo ASTRI un Associazione che rappresenta una filiera unica per esperienza, efficienza e innovazione nel riciclo. Questo passo rappresenta un’importante opportunità per promuovere la sostenibilità e la competitività del nostro settore, favorendo la transizione verso un’economia realmente circolare.

Nel nostro contributo abbiamo evidenziato qui in sintesi i seguenti punti:

  • Definizione del punto di cessazione dello status di rifiuto (EoW)

Proponiamo che il materiale tessile cessi di essere considerato rifiuto già nel primo impianto di trattamento, dopo un controllo visivo e selezione/cernita da parte di personale qualificato.
Questo approccio mira a ridurre la burocrazia, incentivare nuove start-up e garantire che le aziende successive lavorino su materie prime seconde e non su rifiuti, semplificando il processo di riciclo stesso.

  • Gestione dei materiali in ingresso

Abbiamo sottolineato l’importanza di una selezione accurata per ottenere prodotti di alta qualità, senza imporre limitazioni eccessive sui materiali in ingresso.
Anche in presenza di residui oleosi o umidità in materiali destinati al riciclo, le lavorazioni successive possono eliminare queste condizioni sfavorevoli, evitando di scartare materiale che può essere recuperato e valorizzato.

  • Impossibilità di testare ogni capo a priori

Il rispetto delle normative REACH e POP non può passare attraverso analisi su ogni singolo capo, poiché i costi elevati e la complessità operativa renderebbero il processo insostenibile e inattuabile.

  • Importanza della miscelazione dei materiali

La miscelazione rappresenta una pratica virtuosa che consente di omogeneizzare i materiali riciclati, garantendo la conformità ai requisiti normativi e trasformando la variabilità iniziale in prodotti di qualità costante.
Questo approccio è fondamentale per migliorare l’efficienza del processo di riciclo.

  • Valorizzazione dei sottoprodotti tessili

È essenziale non classificare i sottoprodotti come rifiuti, ma permetterne anche la certificazione per aumentarne la domanda sul mercato.
Questo favorisce la riduzione degli sprechi e l’uso di materie prime vergini, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla competitività economica.

  • Proposta di incentivi fiscali

Abbiamo suggerito l’introduzione di una non-tassazione per i prodotti riciclati, sul modello dell’auto usata, per renderli più competitivi rispetto ai materiali vergini e più accessibili al consumatore finale.
Questo incentivo fiscale potrebbe rappresentare un importante stimolo per il mercato del riciclo

  • Riconoscimento del modello virtuoso del distretto tessile di Prato

Il sistema pratese è stato evidenziato come una best practice europea, capace di coniugare sostenibilità ambientale, innovazione industriale ed efficienza economica.
Proponiamo di valorizzare questo modello per ispirare altre zone geografiche in Europa.

Le nostre proposte mirano a semplificare la gestione del riciclo tessile, ridurre la burocrazia e valorizzare i sottoprodotti, contribuendo alla protezione ambientale e alla crescita economica del settore.

Siamo orgogliosi di collaborare attivamente con il JRC (Consulenti Scientifici della Commissione Europea)  per promuovere un sistema trasparente e sostenibile, che possa favorire l’innovazione e la competitività delle aziende associate.