NEWS – Accordo europeo sulla responsabilità dei produttori

NEWS – Accordo europeo sulla responsabilità dei produttori

L’Unione Europea ha raggiunto un accordo per la revisione della direttiva quadro sui rifiuti del 2008, con l’obiettivo di promuovere un’economia circolare nei settori alimentare e tessile-moda.

Punti principali dell’accordo:

  • Responsabilità estesa del produttore (EPR): Le aziende del settore tessile e della moda saranno responsabili dei rifiuti generati dai loro prodotti e dovranno contribuire finanziariamente alla raccolta e al trattamento degli stessi, proporzionalmente al livello di circolarità delle loro produzioni.
  • Inclusione delle microimprese: Anche le microimprese rientreranno nel regime EPR, ma avranno tre anni e mezzo dall’entrata in vigore della direttiva per adeguarsi, un anno in più rispetto alle altre aziende, per ridurre l’onere.
  • Contrasto al fast fashion: L’accordo mira a ridurre la sovrapproduzione di rifiuti tessili e le pratiche di fast fashion, impedendo lo smaltimento di prodotti tessili prima che abbiano raggiunto la loro potenziale durata. Gli Stati membri potranno modulare le tasse pagate dai produttori in base alla durata e all’utilizzo.

Situazione in Italia:

  • Implementazione del regime EPR: In Italia, il regime EPR per il settore tessile-moda è stato introdotto dal Dlgs 116/2020 e avrebbe dovuto essere obbligatorio dal 1° gennaio 2022. Tuttavia, manca ancora un decreto interministeriale che ne definisca l’attuazione concreta.
  • Raccolta differenziata dei tessili: Nel 2023, la raccolta differenziata dei prodotti tessili in Italia ha raggiunto le 172mila tonnellate, con un aumento del 7,1%. Nonostante ciò, la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti tessili si attesta intorno al 19%, leggermente inferiore alla media UE del 22%.
  • Consorzi di raccolta e riciclo: In attesa delle norme attuative, i produttori italiani si sono organizzati in consorzi per la raccolta e il riciclo dei prodotti tessili, come Retex.Green, Re-Crea, Cobat Tessile, Erp Italia Tessile, Erion Textile e Unirau. Tuttavia, senza regole chiare, queste organizzazioni non possono operare efficacemente nel riciclo dei tessili post-consumo.

La Commissione Europea ha accolto positivamente l’accordo provvisorio, sottolineando che la direttiva modificata promuoverà l’innovazione e il passaggio a pratiche industriali e di consumo più sostenibili in tutta l’Unione.

Fonte – IlSole24Ore