ASTRI vuole dividere il concetto di rifiuto e quello di sottoprodotto tessile. Quindi si definisce con:
-RIFIUTO la fine di qualsiasi percorso di un materiale, destinato quindi fatalmente alla distruzione, non vi e’ nessuno interessato ad usarlo, lo rifiutano tutti (ECONOMIA LINEARE)
– SCARTO TESSILE O SOTTOPRODOTTO TESSILE e’ un materiale altamente riciclabile e rientra all’ interno del proprio ciclo naturale, viene totalmente riutilizzato, vi e’ almeno un utilizzatore, almeno uno non lo rifiuta (ECONOMIA CIRCOLARE). L’associazione suggerisce di rinominare i sottoprodotti tessili in un nome collettivo: M.P.T.S. ( MATERIE PRIME TESSILI SECONDE).
La suddivisione delle MPTS in:
– MTPS PRE CONSUMO INDUSTRIALE, sono quei materiali che hanno origine da una lavorazione primaria (Lana Tops!), che forniscono nei vari passaggi beni della stessa natura e origine ma non specifici per la prima lavorazione. Tali materiali di risulta (MTPS PRE CONSUMO INDUSTRIALE) SONO assolutamente idonei come le materie prime vergini, dai quali originano, ad essere usati tel quel, per produrre beni dello stesso tipo forse solo piu’ economici (Lana blousses!). Queste MPTS PRE CONSUMO INDUSTRIALE, secondo l’associazione, sono assolutamente da considerarsi come MATERIE PRIME TESSILI alla stregua delle altre da cui originano.
– MTPS POST CONSUMO INDUSTRIALE possono essere considerati tutti quei residui di lavorazione che hanno bisogno di sorting in primis e altre lavorazioni quali tagliatura, lavaggio, Carbonizzatura, stracciatura ecc, quindi lavorazioni collaudate da decenni nei nostri presidi tessili che si occupano di recupero dove in queste fasi è di fondamentale importanza la professionalità degli addetti.
TRASPORTO delle MPTS, Per tutto quanto detto sopra il DDT dovrebbe essere più che sufficiente a dimostrare la correttezza della movimentazione della merce senza ulteriori adempimenti propri dei cosiddetti RIFIUTI. Tutto ciò per ribadire il concetto che le MPTS non sono da considerarsi rifiuti.